Dieci anni fa, giusti giusti, nasceva un blog imbarazzante di un quasi diciassettenne imbarazzante, che una sera decise di provare anche questa cosa dei blog. Per curiosità, per gioco, per desiderio di comunicare. Ne è germogliato qualcosa di inutile, a tratti (molti tratti e spesso molto lunghi) stupido, discutibilissimo, ma sicuramente personale. Ed è rimasto imbarazzante per tanto tempo, forse fino all’ultimo post, proprio perché così personale. Periodi diversi, significati diversi, ma un senso l’ha sempre avuto – nel suo piccolo.
Ha traslocato alcune volte quel blog, ma è ancora lì. Cioè, è ancora qui; l’ho lasciato qui: gli ho trovato un monolocalino semplice e tranquillo, economicissimo (gratis) e di facile/veloce gestione. Sì lo ammetto, forse una sorta di casa di riposto per blog: una Villa Serena dove andare a trovare ciò che ci è caro quando ne abbiamo voglia o ne sentiamo il bisogno – ma senza la sgradevole sensazione di incertezza riguardo il ritrovarlo o meno. È e resterà qui, un archivio del positivo e del negativo, di tutte le gradazioni di grigio, qualcosa che a suo (mio) modo ha senso di continuare a esistere.
Allo stesso tempo riapro qui. Con altre intenzioni, altri intenti, altri scopi.
Età (ere?) diverse – ma per certi versi molto simili; dopotutto si evolve, non si cambia. Cirscoscriverò le mie considerazioni e critiche non richieste escludendo tutta una serie di aspetti strettamente personali.
Ricomincio per continuare.